- Misure inclinometriche
Misura di movimenti orizzontali nei terreni e negli ammassi rocciosi attraverso l’utilizzo della strumentazione inclinometrica nell’ambito del monitoraggio geotecnico. - Misure di infiltrazione superficiale
Determinazione del tasso di infiltrazione dell’acqua superficiale all’interno dei terreni fini relativamente uniformi. - Misurazione campi elettromagnetici
Valutazione dell’esposizione dei lavoratori e della popolazione ai campi elettromagnetici. - Indagine elettromagnetica del suolo
Misure inclinometriche
La lettura inclinometrica consiste nel rilevare, ad intervalli costanti di profondità, le deviazioni (inclinazioni) fra l’asse della sonda stessa e la verticale; dalle inclinazioni si risale direttamente agli spostamenti orizzontali del terreno.
I principali campi di applicazione sono:
- studio e progettazione di interventi di consolidamento
- controllo e sorveglianza di pendii potenzialmente instabili
- monitoraggio di pendii instabili
I vantaggi consistono nella relativa semplicità operativa e nei costi contenuti.
La strumentazione inclinometrica per il controllo della stabilità dei pendii consiste essenzialmente in una sonda dotata di sensori di inclinazione e un tubo guida verticale installato nel terreno (tubo inclinometrico) entro cui la sonda viene fatta scorrere.
Allo scopo di garantire un elevato standard qualitativo dei dati forniti alla Committenza, nel giugno 2011 lo studio si è dotato della seguente strumentazione per le misure inclinometriche:
- sonda inclinometrica SISGEO modello S242SV30 con sensore servo – accelerometro
- cavo inclinometrico lungo 50 m
- datalogger portatile Archimede modello 0CDL300INCL
- sonda testimone
- carrucola strozzacavo
- software INCLI2 ver. 5.0 per l’analisi dei dati inclinometrici.
Misure di infiltrazione superficiale
L’infiltrometro a doppio anello aperto viene tipicamente utilizzato per determinare il tasso di infiltrazione dell’acqua all’interno dei terreni fini relativamente uniformi con scarsa percentuale di argilla molto plastica e ghiaia, oltre ad una bassa resistenza alla penetrazione degli anelli.
Lo studio è dotato di 4 infiltrometri a doppio anello aperto come da norma ASTM D 3385 – 03.
Misurazione campi elettromagnetici
L’esperienza nella valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici inizia nel 2001 attraverso un contratto di consulenza con E.T.S. s.r.l. per la redazione di analisi di impatto elettromagnetico e misure di fondo elettromagnetico, propedeutici all’installazione di stazioni radio base gestite da Nokia Italia s.p.a. per conto di alcuni gestori di telefonia cellulare quali Wind e Blu, e vari incarichi da SIELTE s.p.a., sempre relativi ad analisi di impatto elettromagnetico per gestori quali TIM, H3G e Vodafone.
Contestualmente si sviluppa l’attività relativa alla valutazione e calcolo dell’estensione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti nel settore edilizio, al fine di mantenere distanze adeguate per evitare esposizioni della popolazione ai campi elettromagnetici oltre i limiti di legge. Di pari passo procede l’attività di verifica di esposizione ai campi magnetici della popolazione attraverso misure in campo.
Nel 2005 inizia anche l’attività legata alla valutazione dell’esposizione dei lavoratori ad agenti fisici quali i campi elettromagnetici, attraverso misure e calcoli. In quest’ambito inizia una collaborazione proficua con G-iron system di Marco Alvelli, grazie alla quale siamo in grado di proporre soluzioni innovative per la schermatura dei campi magnetici fino a 10 kHz.
L’attrezzatura di proprietà per la misura dell’intensità dei campi elettromagnetici consiste in:
- Misuratore di campo PMM 8053A (data logger) campo di frequenza 5 Hz – 40 GHz
- Sonda EP330 con frequenza 100 kHz – 3 GHz e portata 0,3 – 300 V/m
- Analizzatore di campi elettrici e magnetici EHP-50G con frequenza 5 Hz – 100 kHz e portata 10 mV/m – 100 kV/m (E) e 1 nT – 10 mT (B)
- Analizzatore di campi elettrici e magnetici EHP-50E/PP con frequenza 5 Hz – 400 kHz e portata 10 mV/m – 100 kV/m (E) e 1 nT – 10 mT (B) in grado di apprezzare con precisione impulsi della durata di 5 microsecondi, misura picco ponderato secondo ICNIRP 2010 (FFT e oscilloscopio) e secondo ICNIRP 1998.
- Software di controllo EHP-TS.
Indagine elettromagnetica del suolo
Gli strumenti ad induzione elettromagnetica trovano applicazione per indagini sia geologiche che ambientali. In particolare:
- classificazione dei suoli superficiali;
- mappatura della salinità dei suoli
- ricerca di acqua sotterranea;
- individuazione e definizione di rifuti interrati e dei livelli nel sottosuolo contaminati da acidi, sali o VOC;
- individuazione di orizzonti geologici conduttivi come argille e depositi di minerali ferrosi, oppure di orizzonti resistivi come ciottoli e ghiaie;
- individuazione di strutture archeologiche superficiali;
- individuazione di oggetti metallici molto conduttivi come barattoli, fusti, etc.
Normalmente viene utilizzato un sensore digitale, portatile ad induzione elettromagnetica in multi frequenza. In alcuni casi, nell’indagare il sottosuolo possono essere utilizzate fino a tre distinte frequenze simultaneamente. Lo spettro di frequenza dello strumento si estende da 1 kHz a 16 kHz.
Lo strumento misura ad intervalli di tempo regolari le componenti del campo elettromagnetico secondario indotto, così come la conducibilità apparente del mezzo.